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Origini

Nel 1955, nel quartiere Città Giardino che comincia a sorgere in una zona di campagna della periferia di Torino, inizia la storia della Parrocchia SS. Nome della Beata Vergine Maria, il cui nome verrà corretto in SS. Nome di Maria dopo il nuovo concordato nel 1986. L’area su cui è destinata a sorgere misura 11.300 mq ed è stata pagata 2.050 lire al metro quadro.
Nel 1956 iniziano i lavori: salone e casa parrocchiale grazie alla generosità del primo parroco, don Carlo Levrino. Il giorno di Natale 1957 si inaugura il salone chiesa che forma un blocco unico con i locali della casa parrocchiale. Il territorio viene stralciato da Santa Rita con la parte di Torino compresa tra la ferrovia, corso Siracusa (non ancora urbanizzato) e corso Orbassano, una parte di Grugliasco e la zona Lesna fino all’attuale via Crea.

Ieri

Con l’attuazione della legge 167 sull’edilizia popolare nascono intorno alla chiesa villette, condomini, strade, vie e la piccola parrocchia non può più contenere tutti i nuovi arrivati. La parrocchia viene smembrata creando altre quattro chiese: 1970, Ascensione; 1972, Pentecoste; 1979, Sant’Antonio di Padova e, nel 1984, Sant’Ignazio. Nel 1968 inizia la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, su progetto degli ingegneri Ghiotti e Contini: uno spazio a forma di tenda, capace di ospitare circa 600 persone sedute e quasi 2000 in piedi, realizzato in cemento armato a vista e mattoni, con la caratteristica navata centrale inclinata verso l’altare posto in un presbiterio in grado di contenere più di 100 persone. Il costo è di 125 milioni.

 

La nuova chiesa viene consacrata dal cardinal Pellegrino il 10 settembre 1972 e tre coppie di sposi decidono di celebrare in quel giorno il loro matrimonio anche se i lavori non sono ancora ultimati.

Oggi

La parrocchia conta circa 10.000 fedeli e si propone di essere non soltanto un centro di spiritualità con iniziative come l’Adorazione Eucaristica ma anche un punto di incontro, aggregazione e confronto per persone di tutte le età.

 

Con la costruzione della nuova fontana, la pavimentazione del sagrato, le aiuole fiorite e le porte della chiesa in ferro battuto l’aspetto esteriore della chiesa è stato ulteriormente abbellito ed arricchito. Per quanto riguarda l’interno, è stato reso più bello ed accogliente con le nuove vetrate opera di Costantino Ruggeri e diverse opere d’arte che non appagano soltanto il senso estetico ma favoriscono la meditazione e la spiritualità.

Domani

Si prevede l'abbattimento delle pareti laterali del muro per sostituirle con vetrate laterali come quelle delle cattedrali. 

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